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Le principali pratiche edilizie a Milano per ristrutturare casa
Le pratiche edilizie a Milano sono un aspetto fondamentale per chi desidera ristrutturare casa in città. Ogni intervento deve rispettare la normativa edilizia vigente e, a seconda della tipologia dei lavori, è necessario presentare specifiche pratiche burocratiche. In questo articolo esploriamo le principali pratiche necessarie per iniziare a ristrutturare casa a Milano con il piede giusto, e vedremo quali sono i relativi obblighi amministrativi.
Iniziamo con le cose “semplici” 🙂
1. Manutenzione ordinaria: la CIL (Comunicazione Inizio Lavori)
Gli interventi di manutenzione ordinaria non richiedono una vera e propria pratica edilizia a Milano. Si tratta di quegli interventi che comprendono lavori di natura estetica o di rifinitura, che non modificano la struttura dell’immobile. Alcuni esempi sono:
- Tinteggiature interne ed esterne
- Sostituzione pavimenti
- Rifacimento intonaci
- Sostituzione di sanitari senza modifiche agli impianti
Per questi interventi è richiesta la CIL (Comunicazione di Inizio Lavori), un documento che informa il Comune dell’avvio delle opere senza necessità di approvazione preventiva. La CIL può essere presentata direttamente dal proprietario o dal tecnico incaricato e non prevede la necessità di un’asseverazione da parte di un professionista abilitato. Tuttavia, è sempre consigliabile affidarsi a un esperto per garantire il rispetto della normativa edilizia.
2. Manutenzione straordinaria e riorganizzazione interna: la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata)
Quando la ristrutturazione comporta modifiche alla distribuzione interna dell’appartamento, come lo spostamento di tramezzi o la realizzazione di nuovi ambienti, è necessario presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
Iter per la presentazione della CILA:
- Progettazione: il tecnico incaricato (architetto, geometra o ingegnere) elabora il progetto con le modifiche da apportare.
- Verifica normativa: il professionista si assicura che le modifiche rispettino il Regolamento Edilizio di Milano e le normative urbanistiche.
- Presentazione della pratica: il tecnico assevera il progetto e presenta la CILA al Comune di Milano.
- Inizio lavori: una volta protocollata la CILA, i lavori possono iniziare immediatamente. Durante l’intervento, viene nominato un Direttore dei Lavori, che solitamente è lo stesso professionista che ha presentato la pratica.
- Fine lavori e aggiornamento catastale: al termine delle opere, si presenta la comunicazione di fine lavori e, se necessario, si aggiorna la planimetria catastale.
Rispetto ad altre pratiche edilizie a Milano, La CILA è considerata una “procedura semplificata”, che – allo stesso tempo – può presentare alcune sfide. Ad ogni modo, si tratta di una pratica edilizia fondamentale per garantire la conformità delle modifiche eseguite e per evitare problemi legali o difficoltà in caso di vendita dell’immobile.
3. Interventi strutturali e cambi di destinazione d’uso: la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)
Se la ristrutturazione prevede interventi che coinvolgono la struttura dell’edificio o modifiche alla destinazione d’uso dell’immobile, può essere necessario presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Quando serve la SCIA?
- Demolizione o costruzione di muri portanti
- Modifica delle facciate
- Rifacimento completo del tetto
- Cambio di destinazione d’uso (ad esempio, da ufficio a residenziale)
La SCIA deve essere presentata da un tecnico abilitato e, in alcuni casi, può richiedere un’autorizzazione preventiva da parte del Comune. A differenza della CILA, l’inizio dei lavori con SCIA può avvenire immediatamente solo se non è prevista una verifica preventiva da parte dell’ente comunale.
4. Pratiche Edilizie a Milano Su Zone e Immobili Vincolati
A Milano, molte aree sono sottoposte a vincoli storici, architettonici o paesaggistici. Gli immobili situati in queste zone necessitano di autorizzazioni aggiuntive prima di avviare una ristrutturazione.
Tipologie di vincoli e relative autorizzazioni:
- Vincolo storico-artistico: se l’edificio è sottoposto a tutela della Soprintendenza ai Beni Culturali, qualsiasi intervento deve essere autorizzato dall’ente preposto.
- Vincolo paesaggistico: per immobili situati in aree vincolate dal punto di vista ambientale, è necessario ottenere il parere della Regione o del Comune.
- Vincolo urbanistico: in alcune zone di Milano, le modifiche esterne agli edifici (come il rifacimento delle facciate) possono essere soggette a restrizioni particolari.
In questi casi, il processo burocratico può risultare più complesso e richiedere tempi più lunghi. Per questo motivo, è essenziale affidarsi a un professionista esperto che possa gestire correttamente l’iter autorizzativo.
Riepilogando, quindi, ecco un riassunto dei tipi di pratiche edilizie a Milano per le ristrutturazioni.
Pratiche Edilizie a Milano: Conclusione e Punti Chiave
Affrontare una ristrutturazione a Milano richiede una conoscenza approfondita delle normative edilizie per evitare ritardi o sanzioni. A seconda dell’entità dell’intervento, sarà necessaria la presentazione di una CIL, CILA o SCIA, mentre per gli edifici vincolati sarà obbligatorio ottenere le autorizzazioni specifiche. Per garantire una gestione efficiente della ristrutturazione e rispettare tutte le disposizioni di legge, è sempre consigliabile rivolgersi a uno studio di architettura esperto come Desearq, che possa seguire ogni fase del progetto, dalla progettazione alle pratiche burocratiche, fino alla realizzazione dei lavori.
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